Di Sandro Soldarini
Autore del libro "La ninfa - Tecniche moderne e artificiali (lo trovate qui)
... I dressing che vi illustrerò sono imitativi dei tre stadi vitali delle caddis, ovvero quello di larva (in questo caso un portasassi, che può essere considerato anche una pupa, tecnicamente, perché all’interno dell’astuccio la larva compie la sua metamorfosi), quello di pupa e, da ultimo, quello di insetto adulto.
Tutti e tre, ai fini della pesca, risultano essere molto efficaci proprio nel periodo estivo, con l’unica eccezione del portasassi, che potremmo definire una sorta di jolly sempre molto utile in qualsiasi periodo dell’anno, ovviamente in tutti i fiumi in cui è presente.
Ma procediamo con ordine. Il primo artificiale è una peeping caddis. È una ninfa molto famosa, come altrettanto famoso è il suo ideatore Oliver Edwards. Rispetto alla versione classica ho preferito apportare un tocco di novità, servendomi di ami da jig nudi, sui quali si può infilare la pallina in tungsteno che più ci aggrada.
Il vantaggio principale di questo amo, sta nel fatto che in acqua lavora capovolto, potenziando la capacità di pescare rasente il fondo e, al contempo, minimizzando il rischio di fastidiosi incagli. Visto che la resa ottimale dell’imitazione in questione la si ottiene proprio quando questa lavora a stretto contatto col fondo ( non a caso le larve di sedge vivono pressoché incollate al fondale), l’idea mi sembrava particolarmente azzeccata. In effetti posso tranquillamente consigliarvi di usarla con estrema fiducia e con qualsiasi tecnica di pesca a ninfa.
Il secondo artificiale è la pupa. Servitevene in caccia con le classiche tecniche di pesca sommersa a scendere e a risalire, tenendo presente che si presta ottimamente sia ad un utilizzo singolo, nei momenti che precedono la schiusa, sia ad un uso in coppia, durante tutto l’ arco della giornata. Il suo assemblaggio è abbastanza complesso, ma una volta ultimato si ottiene un artificiale altamente imitativo ma, allo stesso tempo, dotato di uno spiccato potere catturante in azione di pesca. Provate anche il binomio portasassi/pupa, dove il primo lavorerà sul fondo, mentre la seconda si troverà a lavorare a mezz’acqua, combinazione che potrà rivelarsi un vero asso nella manica, soprattutto durante le cosiddette ore morte della giornata.
Il terzo ed ultimo artificiale è la sedge adulta. Per realizzarlo mi sono ispirato alla tradizione spagnola, creando una mosca a cui fare ricorso in tutte quelle situazioni dove la robustezza dell’artificiale fa la differenza in termini di catture, molte catture. Se accuratamente siliconata è adatta a vistosi dragaggi, molto efficaci soprattutto all’imbrunire e, usata in caccia, la sua resa rimane costante durante l’intero arco della giornata.
Portasassi (Peeping caddis)
Amo: da jig, # 8- 14
Corpo: pelo di lepre scuro
Zampe: pernice
Testa: seta floss gialla fluo verniciata
Bead head: tungsteno
Clicca sulla prima foto per la sequenza di montaggio
Pupa
Amo: grub # 8-14
Corpo: dubbing sintetico crema
Dorso e sacca alare: fagiano
Rib: monofilo giallo fluo
Torace: mix di pelo di visone e lepre
Zampe: pernice scura
Antenne: 2 peli di marmotta
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Sedge adulta
Amo: da secca, # 10-14
Corpo: pelo marrone
Ali: ciuffo di gallopardo scuro
Hackle: gallo grigio scuro
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Estratto dell'articolo pubblicato sul n. 43 di S&M
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