pat cohen                                il mago del pelo di cervo

Di Armando Quazzo

Autore del libro "Fly Tying - il grande libro del costruttore di mosche artificiali (lo trovate qui)


Dominare la tecnica della costruzione in pelo di cervo non è da tutti: bisogna riuscire a compattare il materiale sull’amo fino a farlo diventare simile al sughero e chiunque sia passato dalla confezione di delicate effimere alle esche da bass può confermare che la qualità che si ottiene non è quasi mai all’altezza delle aspettative, con il risultato di produrre delle mosche visivamente decenti, ma che non superano la prova dell’acqua, imbevendosi e rendendo impossibile il lancio anche al più consumato dei pescatori. Sono essenzialmente due le componenti da tenere in considerazione per una buona riuscita, ovvero, il materiale usato e la tecnica di montaggio: senza una corretta selezione del materiale, a partire dal filo utilizzato per arrivare al tipo di pelo di cervo, non si riuscirà materialmente ad ottenere la compattezza desiderata e senza la tecnica adatta non si potranno ottenere le separazioni di colori che tanto attirano l’occhio del pescatore esigente (ho dei robusti dubbi che per il pesce faccia differenza se la schiena della nostra rana in pelo di cervo sia marezzata oppure abbia lo stesso colore della pancia, ma questa è un’altra storia). Per non peccare della diffusa presunzione di saper fare tutto, abbiamo intervistato lo statunitense Pat Cohen, astro nascente della costruzione in pelo di cervo: Pat è uno specialista della materia, costruisce migliaia di esche in cervo ogni anno e gestisce un negozio on-line dedicato alla costruzione ed ai materiali.

 

La tecnica che Pat utilizza è essenzialmente quella dello stacking che gli permette di ottenere, oltre alla separazione orizzontale dei colori (molto apprezzata la colorazione chiara della pancia dell’artificiale e scura per il dorso), una densità e compattezza davvero rimarchevoli. Le esche costruite con questo sistema galleggiano proprio come dei tappi di sughero e resistono a lungo anche ai peggiori maltrattamenti a cui le mosche sono sottoposti da lanci brutali con code decentrate di peso significativo e dai denti delle prede di acqua dolce come lucci e percidi in genere.

Come nasce il Pat Cohen pescatore a mosca e costruttore?

Sebbene abbia da sempre pescato in maniera tradizionale, il mio primo approccio con la mosca è stato nel 2008. Mi sono procurato un kit della Eagle Claw per la pesca a spinning ed a mosca ed ho iniziato. Dovevo sembrare molto effemminato a frustare canna e lenza in aria non sapendo esattamente cosa stessi facendo, tuttavia in quel giorno è scattato qualcosa nella mia mente; mi sono detto che dovevo imparare e l’ho fatto: la passione è diventata grande da subito. La prima mosca l’ho costruita l’anno successivo (era ovviamente un Woolly Bugger): ho iniziato a frequentare i negozi dedicati alla pesca a mosca ed a cercare di apprendere quanto più potessi, leggendo libri, ascoltando gli altri pescatori e guardando video su You Tube. Sono un completo autodidatta, sia per quanto riguarda la pesca, sia per la costruzione: sin dall’inizio il mio tempo libero è stato speso sull’acqua con una canna da mosca in mano

Quando hai cominciato la tua specializzazione come costruttore di esche in pelo di cervo?

Ho iniziato abbastanza presto. Ero abbastanza frustrato della qualità delle esche che reperivo nei negozi perché non erano durature e cadevano a pezzi dopo poco uso. Forse a causa della mia preparazione artistica, ritenevo noioso disporre sempre dei medesimi modelli in ogni negozio, così mi decisi ad imparare a costruirli da me: dopo aver imparato le basi della costruzione con il pelo di cervo, compresi che avrei potuto ottenere qualsiasi cosa avessi voluto e quindi mi applicai prima nello spinning e poi nello stacking.

La mia immaginazione ebbe il sopravvento e capii il potenziale di questo materiale nella produzione di mosche efficaci e nella costruzione creativa. Ho quindi iniziato a sviluppare le mie proprie esche ed il mio design ed ho creato delle specifiche tecniche che mi permettono di montare mosche molto più durature e migliori

Perché preferisci questo materiale?

 

Ogni volta che ho la possibilità di scegliere fra il naturale ed il sintetico, privilegio il naturale. Il pelo di cervo offre così tante possibilità: galleggia, può essere fatto affondare, si tinge agevolmente, può essere ricoperto con altri materiali, non ha praticamente limiti di utilizzo. Inoltre i colori oggi disponibili permettono di sviluppare ogni creatività. Esiste poi anche una radicata tradizione della costruzione delle esche in pelo di cervo: è un metodo di montaggio di cui la gente ha timore, è complesso e richiede tempo: non volevo che fosse dimenticato.


Spinning vs. stacking 

Le due tecniche principe per la costruzione del pelo di cervo sono lo spinning e lo stacking Con la prima il ciuffo di pelo di cervo è fatto disporre radialmente rispetto all’asse del gambo dell’amo, mentre con la seconda tecnica, il primo ciuffo è fatto ruotare nella porzione inferiore ed i ciuffi successivi sono impilati (stacked, appunto) al di sopra, ottenendo effetti bi o multicolori a seconda del numero degli strati di pelo utilizzati. I più virtuosi costruttori riescono a posizionare ciuffi di pelo anche lateralmente con il risultato di disegnare sul fianco dell’artificiale, particolari marezzature od occhi con tanto di pupilla.


Ritieni davvero che il pelo di cervo faccia la differenza dal punto di vista della pesca? 

Penso che il fatto di avere fiducia in una mosca faccia la differenza. Così, se si pesca con un artificiale in pelo di cervo di cui si ha fiducia, questo farà davvero la differenza: amo pescare con le mosche che costruisco personalmente e catturo chili di pesce con esse. Nella mia mente il pelo di cervo fa la differenza.

I materiali sintetici sono più leggeri e più facili da maneggiare e da lanciare: perché perdere tempo con esche che richiedono molto tempo al tavolo di montaggio?

Secondo me il pelo di cervo ha delle caratteristiche in acqua che schiuma ed altri materiali sintetici semplicemente non hanno: si ha il controllo sulla densità e ciò permette di cambiare la posizione della mosca nella colonna d’acqua, quanta acqua essa sarà in grado di spostare quando recuperata e l’azione di pesca in generale. Puoi sagomare e creare qualsiasi combinazione di colore, cosa che non sempre si riesce a fare con il naturale.

Il pelo di cervo ha altre applicazioni significative oltre al bass?

Uso il pelo di cervo per mosche destinate ad una varietà di specie. Queste mosche hanno catturato trote, lucci, muskie, boccaloni, taimen. Pensate a tutte le possibilità che il cervo può offrire, non rivolgete il vostro pensiero solo alle esche da persico trota. Potete imitare topolini, topi, piccoli uccelli, rane, pesci feriti: li mangiano tutti i pesci e non solo i bass.

Costruire con il pelo di cervo richiede unicamente tecnica ed applicazione od è necessario un sesto senso?

Chiunque con un minimo di pazienza e pratica può imparare a costruire con il pelo di cervo. Il mio primo DVD insegna tutte le tecniche che utilizzo con foto di dettaglio e passi di costruzione a definizione elevata. È solo questione di metterci il tempo che ci vuole.

Quanto tempo necessita la costruzione di uno dei tuoi capolavori’

 

Alcune delle mie esche da bass possono essere montate in una trentina di minuti, altre da esposizione hanno bisogno di quattro ore: dipende tutto dalla complessità dell’artificiale.

Quanto ti aspetti che duri un artificiale da bass?

Se una mosca da bass è montata nella maniera corretta, la si potrà utilizzare un’infinità di volte. Ho personalmente utilizzato delle esche anche per due stagioni di seguito: sono ben masticate, ma continuano a fare il loro dovere.

Le mosche non possono essere costruite da macchine, ma possono essere costruite in serie in paesi a diverso livello di sviluppo dove il costo della manodopera è ridotto ed i risultati (talvolta) non sono eccellenti: a cosa dobbiamo fare attenzione quando acquistiamo una mosca in pelo di cervo?

Prima di tutto suggerisco di acquistare da costruttori locali quando ne si ha la possibilità. La qualità sarà per certo migliore e la conoscenza di pesca nel territorio è senz’altro un motivo di ulteriore sicurezza. Sono un costruttore professionista americano e posso dirvi che ogni settimana emergono nuovi costruttori ovunque: garantisco che sarete soddisfatti.

Quale silicone raccomandi per le tue mosche?

Non metto alcun silicone sulle mie mosche. Dal momento che sono molto compatte, galleggiano come un tappo e basta. Nel caso in cui si imbevano d’acqua e comincino a galleggiare con difficoltà, le strizzo, faccio un paio di falsi lanci ed è tutto. Onestamente, credo che il fatto che l’esca galleggi nel film dell’acqua sia un vantaggio più che uno svantaggio in termini di pesca: nulla in natura galleggia proprio in superficie.

Attrezzi e materiali

Vista la difficoltà di riconoscere una pezza di pelo di cervo autunnale o primaverile, cosa dobbiamo guardare quando ci approvvigioniamo?

 

Mi piace scegliere un pelo un po’ grossolano, perfettamente tinto  e con una lunghezza di fibre di almeno un pollice e mezzo (circa 38 mm)

La pelliccia della pancia dell’animale è generalmente la migliore?

Sì, la pelliccia della pancia è quella preferibile, seguita dalla pelliccia prelevata sui fianchi, assunto che sia lunga abbastanza.

Perché hai ideato un attrezzo specifico per compattare il pelo di cervo?

Ho studiato il Fugly Packer perché volevo un corpo più denso. Gli attrezzi disponibili sul mercato erano addirittura pericolosi quando si applicava la pressione necessaria: si piegavano o si rompevano con il risultato di far inevitabilmente finire le nocche sulla punta dell’amo. Ho quindi progettato un utensile che non si storce o rompe anche se viene applicata una forza brutale ed è munito di un fermo su cui appoggiano le dita cosicchè non possano scivolare in avanti.

Filo di montaggio elastico od inelastico? Cosa scegli fra GSP e nylon?

Utilizzo il Gel Spun Polyethylene per tutto il mio lavoro: è liscio, relativamente sottile, adeguatamente scivoloso ed estremamente robusto. Bisogna abituarsi alle sue caratteristiche perché ci vuole tempo ad abituarsi ad esso: troppa forza ed il filo GSP taglierà il vostro pelo di cervo.

I morsetti a piedistallo sono adeguati per il montaggio con pelo di cervo o è meglio optare per quelli con ganascia?

Personalmente utilizzo un Peak Rotary a piedistallo: è più che sufficiente per sorreggere adeguatamente il morsetto quando costruisco i miei artificiali

Costruzione

Stacking contro spinning

Lo spinning è una tecnica molto basica: il problema con questo sistema è che non hai davvero il controllo sul materiale, mentre lo stacking ti permette di dominare il pelo in ogni istante. Con lo stacking decidi quanto pelo mettere, dove metterlo e come metterlo: puoi creare disegni, barre, macchie, punti, cambiare colore dalla pancia al dorso e puoi soprattutto mettere più pelo sull’amo (rendendo più denso e compatto il corpo n.d.t.). La tecnica dello stacking è di gran lunga superiore per la costruzione di mosche in pelo di cervo.

Quale è l’errore più comune di chi lavora con il pelo di cervo?

Non usare il materiale giusto od il filo giusto. Comperate filo GSP, non è economico ma è il migliore. Acquistate del pelo di buona qualità (vale la pena cercarlo con cura) ed assicuratevi che provenga dalla porzione della pancia dell’animale.

L’esposizione al vapore acqueo è un vero vantaggio?

Quando monto una mosca da bass, la scolpisco al rasoio, la espongo al vapore e la rifinisco: il vapore distende le fibre e le fa emergere. Non immaginate neppure quanto si debba rifinire dopo il vapore! Questo trattamento rende il pelo più denso e compatto ed evidenzia gli errori: se il filo si è tagliato oppure c’è un punto in cui la densità non è quella necessaria, il vapore farà risaltare il difetto. Non metto mai un artificiale in vendita senza averlo dapprima esposto al vapore ed esaminato con cura.

Ti è mai capitato di tagliare il filo con l’ago quando lo inserisci a corpo finito per far passare le zampette di gomma)?

 

Se si inserisce l’ago con attenzione, si può sentire se incontra un punto di maggiore resistenza: in genere è il filo di montaggio ed è quindi meglio ritentare a qualche millimetro di distanza per evitare problemi.

Cosa raccomandi a chi si avvicina a questa tecnica?

Raccomando di non scoraggiarsi e di non lasciar perdere. Comprate un DVD di tecnica, partecipate a corsi di costruzione, chiedete al vostro negoziante di fiducia od al vostro club di pesca se vi sia qualcuno che abbia specifica esperienza nella costruzione di mosche in pelo di cervo. Ciò rende tutto più facile: credetemi, sono stato un autodidatta.

Pelo di cervo e colla: nel tuo video ne usi parecchia: non c’è il rischio di incrementare in maniera significativa il peso dell’esca?

 

In realtà il peso è incrementato in maniera davvero marginale. Le colle che utilizzo nella mia costruzione incrementa semplicemente la durata. Il Clear Cure Goo che uso alla fine del processo di montaggio per ricoprire il collare e l’addome dell’artificiale può aggiungere un poco di peso ma, di nuovo, voglio che le mie esche si posizionino nel film della superficie (l’addome della mosca è il punto più debole ed è dove c’è meno pelo a proteggere il filo: se l’esca viene attaccata da un luccio, senza la protezione del Clear Cure Goo, la probabilità che il filo sia tagliato aumenta in maniera esponenziale.


Estratto dell'articolo pubblicato sul n. 74 di S&M


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