Questa volta vogliamo proporvi qualcosa di leggermente diverso dal solito, almeno per noi. Anziché sottoporvi le ultime novità in tema di costruzione, vogliamo invitarvi a provare, o a riprovare, qualche mosca tradizionale. Capita sempre più spesso di incontrare pescatori che si sono avvicinati alla mosca negli ultimi anni, che non hanno mai provato, letteralmente mai, una mosca classica, di quelle che hanno fatto la storia del flyfishing. Certamente, qui in redazione non abbiamo nulla contro le novità, sono il nostro pane quotidiano. Pure, non abbiamo nulla da recriminare sui dressing innovativi e personali. Dopo tutto, anche i grandi classici sono nati dalla sperimentazione e dalla creatività di singoli pescatori. Non ci piacciono neanche certe generalizzazioni come, ad esempio, il voler ridurre il CDC ad un materiale che semplifica eccessivamente la costruzione di artificiali degradando il Fly Tying da nobile arte a banale assemblaggio. Il Fly Tying non è arte (caratteristica dell’opera d’arte è quella di essere fine a se stessa: di non avere, cioè, alcuna utilità pratica. Cosa che non si può certo dire delle mosche artificiali, che vengono costruite con l’unico scopo, decisamente pratico, di catturare pesci) e da sempre i pescatori cercano di semplificare e ottimizzare la costruzione delle mosche. Per rimanere al nostro esempio delle mosche in CDC, sembra che questo materiale debba scontare, come unica colpa, quella di essersi affermato nell’Europa continentale, dove viene utilizzato da tantissimo tempo. Il suo peccato originale, insomma, sarebbe quello di non essere stato “benedetto” per tempo dalla letteratura di lingua inglese. A parte questo, è vero che il suo montaggio sull’amo richiede meno precisione di quello di una hackle di gallo o di gallina, ma questa è una specificità del materiale e, se vogliamo dirla tutta, un pregio e non un difetto. D’altra parte, e qui entriamo nel cuore pulsante di queste pagine, è vero che i materiali facili da manipolare, ben galleggianti ed economici hanno, di fatto, standardizzato l’offerta di esche che offriamo ai pesci. Tutti peschiamo con mosche in CDC o in foam e utilizziamo mosche no-hackle che galleggiano benissimo grazie alla qualità dei materiali usati (primi fra tutti, gli ami, sensibilmente più leggeri di quelli che si usavano un tempo). Quando montiamo un collarino di gallo, spesso è avvolto in stile parachute, metodo che perdona qualche errore di assemblaggio e, soprattutto, ci permette di montare un bel ciuffo unico in cima, bianco o di altro colore, per seguire meglio la mosca in acqua. Però, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, i pesci (le trote, in particolare) si abituano alla silhouette delle nostre mosche e diventano spontaneamente diffidenti nei confronti di quelle che vedono passare più spesso. A volte, specie nei tratti no kill, è opportuno cambiare e provare ad offrire qualcosa di un po’ diverso dal solito. Da qui, il suggerimento di provare le care, vecchie, sperimentate mosche classiche.
Noi abbiamo fatto l’esperimento, nelle ultime stagioni, scegliendo proprio i tratti dedicati alla mosca più frequentati del nostro paese. Quei tratti dove i pesci sanno leggere e scrivere e, a quanto pare, quando leggono preferiscono riviste e libri dedicati alla pesca, tanto per tenersi aggiornati. I risultati sono stati sorprendenti. Abbiamo scoperto che era più facile ingannare le trote utilizzando mosche montate in modo tradizionale, a volte anche grossolane all’aspetto, piuttosto che con i montaggi no hackle che, oggettivamente, vanno per la maggiore. A dimostrazione del fatto che, evidentemente, i cambiamenti sono sempre positivi. Oppure, se preferite, possiamo dirla con il gattopardo: tutto deve cambiare perché nulla cambi.
Royal Wulff
Parlando di mosche classiche per i nostri torrenti, la Royal Wulff non può essere mai dimenticata. È un ottimo attractor, galleggia bene ed ha un’ottima visibilità anche in acque molto mosse. È in grado di far salire una trota dalla buca più profonda. Nelle taglie più piccole diventa irresistibile per i temoli
Irresistible
A giudicare dalla quantità di varianti che sono state nel tempo proposte, più che una mosca, la Irresistible è un vero e proprio stile di costruzione. Ottima per le acque tumultuose dei torrenti, dove può far valere le sue doti di galleggiamento, questa mosca risulta estremamente efficace anche nelle grandi piane e, addirittura, in lago dove si può usare come attractor facendola pattinare. Il corpo in pelo di cervo la rende inaffondabile
Orange otter
Una creazione del Reverendo Edward Powell, storicamente considerata una delle migliori mosche da temolo e tradizionalmente associata alla stagione di pesca avanzata (agosto-settembre) ma noi abbiamo ottenuto pari risultati già a partire dal mese di Maggio, notando un grande interesse anche da parte delle trote. La ricetta originale prevede che si utilizzi del pelo di lontra, tinto prima con acido picrico e poi, di nuovo, con inchiostro rosso diluito con acqua. Il procedimento è lungo e laborioso. Un buon dubbing sintetico arancio scuro, tendente al rosso, funziona egregiamente
Light Cahill
Un grande classico della tradizione americana. Se vi piace pescare con la sommersa, potete costruirla anche in versione wet. E’ sufficiente usare una hackle di gallina al posto del gallo e montarla inclinata indietro sul corpo, assieme all’ala.
Quill Gordon
La silhouette di questo artificiale è talmente azzeccata per imitare le effimere che, anche pescando in schiusa, il colore passa in secondo piano. È sufficiente azzeccare la taglia dell’insetto naturale per ottenere buoni risultati. L’esemplare fotografato è scarno nel montaggio: quella che si chiama una mosca poco vestita, pensata per le acque lente. La Quill Gordon lavora bene anche sommersa. Alcuni, anzi, la usano sempre sotto la superficie
Bird’s Stonefly Adult
Antesignana della Stimulator di Randall Kaufman, questa mosca di Cal Bird ottiene gli stessi risultati con un aspetto un po’ più old style e per questa ragione ci è sembrato giusto inserirla in questo contesto. E’ una imitazione di salmonfly, ottimo attractor per le nostre acque alpine e appenniniche
Cinnamon Sedge
Imita Limnophilus lunatus. Grazie al montaggio palmer, pattina benissimo e le ali caratteristiche, montate un po’ alte, la rendono molto visibile. E’ anche giusto dire che le sedge sono ancora frequentemente montate in modo tradizionale
Adams
Una mosca che certo non ha bisogno di presentazioni o preamboli. Si presta ad infinite variazioni: si può costruire parachute, curva come una emergente, con il collarino in cdc. Ogni tanto, vale la pena di usarla nella sua struttura originale. Non perdona.
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Articolo pubblicato sul n. 76 di S&M
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