danica

Di Paolo "Pepo" Pettine 

 

La particolarità di questa imitazione sta nel fatto che la spugna appena imbevuta d'acqua tende a portare l'addome al di sotto della pellicola dell'acqua, ma la parte torace è sospesa in superfice dal foam e dal cdc.
La particolarità di questa imitazione sta nel fatto che la spugna appena imbevuta d'acqua tende a portare l'addome al di sotto della pellicola dell'acqua, ma la parte torace è sospesa in superfice dal foam e dal cdc.

Voglio vederti danzare ….. cantava Franco Battiato un po' di tempo fa.  

Ed è questa danza agognata, che si materializza con l’esplosione delle mosche di maggio, in un travolgente crescendo di sussulti che rompono la superficie dell’acqua e di sfarfallii innumerevoli ed instancabili, a scatenare ed esaltare il nostro più vivo immaginario.  

Ci proietta verso il sogno della schiusa perfetta, intensa e copiosa, aspirazione ancestrale  di tutti i pescatori a mosca. I molteplici voli, l'intenso sbattere d'ali, l'assordante silenzio nei movimenti, l'eleganza mista a goffaggine nel sollevarsi dall'acqua, fanno delle mayfly  il top del top nella pesca a mosca, il perno fondamentale intorno al quale, per tutto il mese di maggio, ruota la piena riuscita di una giornata trascorsa sul nostro fiume preferito. Il senso che personalmente attribuisco a questo insetto è proprio quanto scritto poche righe sopra. Lo ritengo, insieme ai tricotteri, l'essenza stessa dei momenti trascorsi nell'osservazione e nella pesca.

Immagino cosa possa accadere in acqua, un fiorire di ninfe emergenti che scatena nei pesci una frenetica rincorsa a quel primo posto in classifica, in una sorta di gara per chi riesce a catturarne di più. Ed allora via a gorghi immensi, a bollate maestose, a salti da acrobati.

Più volte mi è capitato di trovarmi nel mezzo di questo spettacolo.

Più volte mi è capitato di ammirare la ninfa che raggiunge la pellicola superficiale e si apre per far fuoriuscire l'insetto alato e, ogni volta, un'emozione intensa e sempre nuova mi ha pervaso.

 

Ricordo momenti in cui mi trovavo in difficoltà nel distinguere la mia imitazione in mezzo al fitto avanzare di innumerevoli mayfly che scendevano le acque del fiume dove stavo pescando, così come ricordo – e non devo risalire a molto tempo fa – quello strano effetto ottico causato dalle migliaia di danica, come se una fitta coltre di nebbia si innalzasse dalle acque slovene.

La mosca di maggio, ovvero l'ephemera danica,  è l'insetto dalle dimensioni maggiori del suo ordine. Può arrivare, infatti, sino a tre centimetri di lunghezza, senza i tre cerci, ed avere fino a cinque centimetri di apertura alare, non a torto quindi è considerata la vera regina delle acque. Comunemente diffusa in tutta Europa -  l’Italia non fa eccezione -   predilige fondali sabbiosi o ghiaiosi. Le ninfe possono impiegare anche due anni per raggiungere la prima muta, il loro sviluppo avviene completamente in acqua ove respirano grazie alle  tracheobranchie  disposte lungo l'addome, fino a raggiungere il momento dello sfarfallamento, ultima muta ninfale.

Dopo lo stadio ninfale sono immediatamente in grado di volare.

Superato la fase di apertura alare, la prima forma da insetto adulto è rappresentata da una subimmagine (dun), sessualmente ancora immatura, dai colori poco contrastati, che vanno dal giallo al bianchiccio, con ali piuttosto opache.   

 

L'ennesima trasformazione, che viene ultimata solo dopo poche ore, vedrà il completarsi dello sviluppo e la trasformazione in immagine o spinner che dir si voglia, con colori più definiti ed ali meno opache.

amo: TMC 100 #10 filo di montaggio: gudebrod 8/0 brown code: fibre della coda di fagiano addome: thin foam camel pantonato torace: mix di microdubbing in asola ali: cdc  natural e old yellow splittate da piuma di cdc
amo: TMC 100 #10 filo di montaggio: gudebrod 8/0 brown code: fibre della coda di fagiano addome: thin foam camel pantonato torace: mix di microdubbing in asola ali: cdc natural e old yellow splittate da piuma di cdc

Raggiunta la maturità, la loro vita si sviluppa in un esiguo lasso di tempo, durante il quale   l’accoppiamento avviene in volo e sempre nelle vicinanze dell’acqua. Nel corso della  deposizione la femmina, nella grande maggioranza dei casi, lascia scivolare le uova, di forma sferica od ovoidale, sulla superficie dell’acqua con frequenti immersioni del bacino.

Il ciclo vitale si conclude con l’abbraccio di Ade, ovvero con l’ingresso nello stadio di spent. La mayfly, da sempre è l’oggetto di una mia personale ammirazione, per non dire amore sublimato ed eterno, ma ultimamente si affianca alla purezza di questi due sentimenti, un pratico senso di gratitudine per l’importanza della sua taglia: improrogabilmente l’età avanza e l'uso di un artificiale di grandi dimensioni è sicuramente pregevole.....per la mia vista, nonché per la sua gestione in acqua, sicuramente meno “invasiva” nel controllo e nell'applicazione sfrenata dei sistemi  anti-dragaggio.

Nome: P-em amo: TMC 400T #12  code: base del piumaggio di piuma di pernice addome: sottocorpo in micro wire rivestito da striscia di spugna ribbing: tinsel olografico torace: microdubbing e barbule di cdc light brown e pernice
Nome: P-em amo: TMC 400T #12 code: base del piumaggio di piuma di pernice addome: sottocorpo in micro wire rivestito da striscia di spugna ribbing: tinsel olografico torace: microdubbing e barbule di cdc light brown e pernice

Le imitazioni, solitamente su ami generosi che vanno da un #10 ad un #6-8, necessitano di un finale lungo (io ne uso uno di  almeno 15 ft) adeguato nella sezione del tip, solitamente un 4x o 5x, al fine di eliminare o quanto meno ridurre, il fastidiosissimo effetto elica del nostro artificiale.

La mia esperienza mi porta a fare due tipi di considerazioni nell'uso delle mayfly, in corrispondenza di due tipi di corsi d'acqua: un torrente ed una risorgiva.

Nel torrente, parlo ad esempio del Nera, questa imitazione va gestita con particolare cura nel suo posizionamento in acqua.

Cerco di spiegarmi.

Un tal Massimo Gigli recitava “...lanciare nel buio e nello sporco...”, invitando cioè a   “sfidare” il sottosponda, per cercare di ingannare qualche bel pesce. Questa è la filosofia di lancio vincente.

 

Pertanto, sarà assolutamente consigliato seguire la linea dell'acqua che affianca la sponda e cede il suo impetuoso discendere, facilitando  “l’apparizione” dell'insetto imitato, nei limiti del naturale trascinamento della nostra mosca. 

amo: grip hook 11801 # 10 code: hair di porcospino tinte dark brown addome: micro dubbing brown e camel torace: mix di microdubbing in asola ali: gallopardo e cdc  natural e light dun, splittate da piuma di cdc
amo: grip hook 11801 # 10 code: hair di porcospino tinte dark brown addome: micro dubbing brown e camel torace: mix di microdubbing in asola ali: gallopardo e cdc natural e light dun, splittate da piuma di cdc

Servirsi, quindi, di un finale dalle caratteristiche descritte sopra nell'ambiente fluviale del Nera, dando per scontata la nostra capacità di gestione tecnica nel lancio, ci aiuterà non poco a sfruttare la posa dell'artificiale e a controllarne la discesa. 

In ambiente risorgiva, invece, le cose cambiano un po'.

Ferma restando la conoscenza della tecnica di lancio propria di ciascuno di noi, l'uso delle mayfly esalta e valorizza  il piacere immenso e quasi infinito della pesca.

Nell'ultima stagione in Slovenia, ormai divenuta la mia seconda patria, per quanto il mio arrivo sia stato piuttosto intempestivo – un fishing trip in Alaska alle steelhead del pacifico mi aveva trattenuto… - e dunque la presenza delle may fly fosse ormai esigua, qualche bel temolo, se pur svogliatamente, non disdegnava affatto le mie imitazioni.   

Il loro uso in pesca, se da un lato viene agevolato dallo scorrere lento dell’acqua e dal fatto che non è necessaria una posa estrema dell’artificiale nel sottosponda, dall'altro, necessita di una accuratezza superiore rispetto ad una situazione torrentizia. 

Le micro correnti superficiali, i mini rigiri che a male pena riusciamo a vedere, sono costantemente in agguato, di conseguenza l'attenzione deve essere sempre alta. Tralascio gli aspetti meramente tecnici del lancio, che affido a chi ne sa più di me,  per invitarvi a controllare sempre la discesa dell’artificiale, perché il temolo, quando aggredisce la mayfly, lo fa senza troppi complimenti.

Già di suo, come si suol dire, sale a ghermire gli insetti in modalità “a cannone”, ma quando scendono le dun di mayfly, o la schiusa è partita ed attacca le emergenti, il fiume ribolle ....e lì lo spettacolo ha inizio. Posa delicata, lieve mending, lancio curvo, lancio angolato rallentato, lancio rovescio, lancio ribaltato, a scendere, a salire...tutto giusto e necessario.

Ma ragazzi...quando l'acqua scoppia sulla tua mayfly....il cuore va a mille e tutto il sacrificio tecnico di costruzione e di lancio va a far bottega altrove. E' salito, l'ha presa, è attaccato al nostro tip.....ora bisogna tirarlo fuori..fotografarlo e  rilasciarlo subito.

Per concludere, dopo i brevissimi cenni entomologici e le mie personalissime considerazioni circa le “modalità d'uso” in pesca delle mayfly, nelle foto  alcune mie interpretazioni dei vari stadi accrescitivi della danica, una emergente, una dun ed una spent, ovvero gli aspetti di crescita e sviluppo dell'insetto che, sempre da un punto di vista strettamente soggettivo, sono quelli più sensibili per la nostra passione comune: la pesca a mosca.

Estratto dell'articolo pubblicato sul n. 47 di Sedge & Mayfly - Il piacere della pesca a mosca

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