Estratto dell'articolo pubblicato sul n. 73 di Sedge & Mayfly, dove potete leggere la versione integrale

silver sedge

di Enrico Rossi


Silver sedge, flyfishing, fly tying
Silver Sedge riprodotta in vari stadi

I tricotteri grigi sono una presenza fissa nelle nostre giornate di pesca. Dalla primavera all’autunno li vediamo sfrecciare rapidi sulla superficie del fiume, dove le trote li intercettano con salti acrobatici e fragorose bollate. Di giorno si nascondono tra i canneti e le fronde dei salici, ma al tramonto riprendono a danzare sull’acqua con un volo scomposto e zigzagante che fa letteralmente impazzire i salmonidi. Gli entomologi li identificano con l’appellativo scientifico di Odontocerum albicorne (Scopoli, 1763), mentre i pescatori anglosassoni, per distinguerli dalle specie di diverso colore, li hanno ribattezzati col soprannome di Silver Sedge, dedicando innumerevoli dressing a queste delicate creature dalle ali d’argento. Ma adesso fermiamoci un attimo e procediamo con ordine. Prima di parlare di artificiali, conviene approfondire la conoscenza dell’insetto sul piano entomologico. Il ciclo vitale degli Odontocerum albicorne dura circa un anno ed è caratterizzato da tre stadi acquatici pre-immaginali (uovo, larva, pupa) e da una forma adulta aericola (imago)....

Silver sedge, flyfishing, fly tying
Odontocerum albicorne

....Passeggiando sulle sponde del fiume è estremamente facile riconoscere gli Odontocerum albicorne, che anche a prima vista non possono essere scambiati con esemplari di famiglie diverse. Le grandi ali anteriori, più strette e allungate rispetto agli altri tricotteri, presentano un’inconfondibile colorazione grigio-cenere con riflessi argentei e screziature nerastre... 

...Delle innumerevoli varietà di tricotteri che popolano le nostre acque, gli Odontocerum albicorne sono tra le più intensamente predate dai pesci sia in ragione del cospicuo volume corporeo dell’insetto, che negli esemplari adulti può superare i due centimetri di lunghezza; sia grazie all’ampia e capillare diffusione della specie negli ambienti montani e del medio fondovalle. Di norma, gli sfarfallamenti iniziano in primavera e si protraggono, più o meno intensi e frequenti, fino all’autunno inoltrato. Nelle acque di risorgiva le prime schiuse si registrano già a marzo, suscitando l’immediato interesse dei pesci, mentre nei torrenti d’alta quota bisogna aspettare il mese di maggio. Durante la bella stagione, gli Odontocerum albicorne sono tra i massimi protagonisti del coup du soir

Sparkle Pupa
Sparkle Pupa

Non essendo volatori molto abili, né particolarmente aggraziati, cadono facilmente vittima di trote e temoli, che li ghermiscono a galla sia in fase di schiusa, mentre le imago appena emerse dall’esuvia pupale sbattono freneticamente le ali per asciugarne le villose membrane; sia durante il momento dell’ovideposizione, quando le femmine si posano sull’acqua con l’addome incurvato e le ali spiegate.

 

E’ persino superfluo sottolineare la centralità di questi invertebrati nel regime alimentare dei pesci. Qualsiasi appassionato di fly fishing, sia pure alle prime armi, dovrebbe esserne consapevole e sfruttarla a proprio vantaggio. Chi più di ogni altro riuscì a mettere in risalto la loro valenza nutrizionale fu Gary LaFontaine, il grande naturalista e fly-tyer americano prematuramente scomparso all’inizio del nuovo millennio, che nel suo “Caddisflies” (Lyons Press, 1981), tracciò un quadro dettagliato e completo del ruolo svolto dai tricotteri negli habitat fluviali a vocazione salmonicola, facendone altresì emergere la fondamentale importanza ai fini alieutici. Al giorno d’oggi, chiunque di noi riserva alle imitazioni di sedge qualche scomparto, se non un’intera fly-box, ma ciò nonostante molti continuano a sottovalutarne l’efficacia, ricorrendovi solo in occasione di schiuse evidenti e massicce. In pochi le utilizzano in caccia, e ancor meno le sfruttano nel momento più propizio: quello in cui le pupe si portano in superficie per dar corso alla loro metamorfosi allo stadio alato.

Silver sedge, flyfishing, fly tying
Silver Sedge

Gli artificiali cui conviene affidarsi per imitare le diverse fasi di vita degli Odontocerum albicorne sono, a mio avviso, essenzialmente tre. Il primo è la pupa emergente, che agli occhi dei pesci rappresenta forse il momento di massima vulnerabilità dell’insetto. Il secondo è la sedge adulta con le ali ripiegate all’indietro nella canonica posizione di riposo. Il terzo ed ultimo - ma non in ordine d’importanza - rappresenta la femmina in ovideposizione. Quanto alla prima tipologia, ritengo tuttora insuperata la Sparkle Pupa di Gary LaFontaine, il cui segreto risiede nella capacità delle fibre di antron d’intrappolare le particelle d’aria, conferendo alla mosca un aspetto vibrante e traslucido. Per imitare l’insetto adulto la mia preferenza va a una Silver Sedge priva di corpo ed hackles, mosca particolarmente indicata per le acque lente e piatte, che ha come punto di forza un vaporoso ciuffo alare in cul de canard e pelo di cervo. 

Silver sedge, flyfishing, fly tying
Netopir

L’ultimo artificiale che vi invito a mettere alla prova, anche se può apparire una scelta anticonformista, è il micidiale Netopir di Marjan Fratnik, che come tutti i più riusciti dressing del grande costruttore sloveno non nasce per imitare uno specifico insetto, né tantomeno un tricottero dalle ali d’argento, ma si rivela estremamente adescante durante le sciamature serali di Odontocerum albicorne. Credo che ciò non dipenda dalla sua verosimiglianza, ma dalle straordinarie doti di galleggiabilità e pattinamento grazie alle quali il Netopir riesce a riprodurre, in modo tanto impressionistico quanto efficace, il volo scomposto e frenetico delle sedge in ovideposizione.


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