caccia alla volpe

di Enrico Rossi


La Foxy Lady può essere realizzata in taglie e colori diversi
La Foxy Lady può essere realizzata in taglie e colori diversi

Tra gli animali selvatici che popolano le montagne e i boschi d’Europa, una delle specie più diffuse è la volpe rossa (Vulpes vulpes, Linnaeus 1758), la cui morbida e folta pelliccia si presta a molteplici impieghi non solo nel settore della moda femminile, ma anche nel campo del fly-tying. Per meglio mimetizzarsi con l’ambiente in cui vive, l’astuto mammifero sfoggia una livrea variegata e ricca di sfumature cromatiche. Le zone più scure sono il dorso e la coda, dove il pelo assume una tonalità tra il fulvo e il castano, con venature grigie ed intensi riflessi ramati. All’altezza dei fianchi, il manto si stempera in un caldo mélange di colori che ricordano il miele, l’ambra e la crosta del pane; fino a schiarirsi del tutto sul petto, sul ventre e sulla gola, che sono candidi come la neve.

Foxy Lady Amo: # 12/16 Filo di montaggio: giallo Addome:pelo di volpe Torace: pelo di volpe montato ad asola Ali: pelo di volpe
Foxy Lady Amo: # 12/16 Filo di montaggio: giallo Addome:pelo di volpe Torace: pelo di volpe montato ad asola Ali: pelo di volpe

Da sempre utilizzato per costruire streamer e artificiali da salmone o steelhead, fino ad oggi il pelo di volpe non era stato mai preso in considerazione per quanto attiene alle mosche secche. A squarciare il velo sulle enormi potenzialità nascoste di questo splendido materiale ci ha pensato una vecchia conoscenza dei lettori di “Sedge & Mayfly”: lo sloveno Branko Gašparin, già protagonista di un articolo sul n. 64 della nostra rivista. Dicono che la dote più rara in un costruttore, quella che distingue i fuoriclasse dagli apprendisti stregoni, sia la capacità d’individuare soluzioni innovative non per il gusto di discostarsi dalla tradizione, ma per migliorare la resa imitativa e l’efficacia in pesca degli artificiali. La “riscoperta” del pelo di volpe non è quindi stata frutto del caso, né di un improvviso lampo di genio. E’ giunta al termine di una lunga fase di sperimentazione volta alla ricerca di un materiale che, oltre a vantare ottime doti di galleggiamento, fosse in grado di combinare caratteristiche tra loro apparentemente inconciliabili come la robustezza del pelo di cervo e la vaporosità del cul de canard.

Silver Fox Caddis Amo: # 12/16 Filo di montaggio: grigio Addome: pelo di volpe Torace: pelo di volpe montato ad asola Ali: pellicola sintetica semitrasparente e pelo di volpe
Silver Fox Caddis Amo: # 12/16 Filo di montaggio: grigio Addome: pelo di volpe Torace: pelo di volpe montato ad asola Ali: pellicola sintetica semitrasparente e pelo di volpe

Dopo innumerevoli test, Branko si è reso conto che la pelliccia di volpe, a patto di non essere tinta o sottoposta a un processo di concia troppo aggressivo, possiede proprietà fisiche e dinamiche assolutamente fuori dal comune: è un vello morbido, flessuoso e quasi impalpabile al tatto, scarsamente idroscopico e ricchissimo di “peli di guardia” (quelli più lunghi, ondulati e traslucidi, che costituiscono la parte migliore del manto). Quando è giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica, l’esperto fly-tyer di Most na Soči si è seduto al morsetto ed ha messo a punto una serie di dressing, affidando ad alcuni amici, tra cui lo scrivente, il compito di sottoporli al giudizio di temoli e trote.

Venus in Furs Amo:# 10  Code:  Coq de Leon Addome: Superfine dubbing e pelo di lepre Anellatura: Biot di pappagallo Ara Torace: pelo di lepre Ali:Pelo di volpe Hackle: Collo di gallo cree
Venus in Furs Amo:# 10 Code: Coq de Leon Addome: Superfine dubbing e pelo di lepre Anellatura: Biot di pappagallo Ara Torace: pelo di lepre Ali:Pelo di volpe Hackle: Collo di gallo cree

Le dry-fly in pelo di volpe hanno superato a pieni voti la prova del fiume, mettendo in mostra un elevato potere catturante sia in ambienti a carattere torrentizio, sia nelle lente e difficili acque di risorgiva. Mai come in questo caso, Branko sembra aver fatto tesoro della lezione del suo grande maestro: l’indimenticabile Marjan Fratnik. Eliminando il superfluo e ponendo in risalto gli elementi distintivi di ciascun dressing, ha puntato a esaltare le intrinseche doti imitative e di galleggiamento del pelo di volpe. L’importante è che sia materiale di primissima scelta. Il migliore è quello prelevato da capi selvatici abbattuti durante i mesi invernali, quando il manto è più folto, robusto e idrorepellente.

Fox Spent Amo: # 16/20 Code: coq de Leon Addome: filo di montaggio Light Cahill Torace: pelo di lepre Ali: pelo di volpe Testa: filo di montaggio rusty brown
Fox Spent Amo: # 16/20 Code: coq de Leon Addome: filo di montaggio Light Cahill Torace: pelo di lepre Ali: pelo di volpe Testa: filo di montaggio rusty brown

Ma quali sono le caratteristiche che lo rendono così efficace? Per prima cosa, va detto che il pelo di volpe non offre alcuna resistenza in fase di lancio, né induce torsioni nel nylon. Oltre a favorire l’esecuzione di pose precise e delicate, ciò consente l’uso di finali lunghi e sottili senza il rischio di attorcigliare la lenza. Nell’adagiarsi sull’acqua gli artificiali non rompono la pellicola superficiale, ma derivano alti e visibili sul filo della corrente, restando perfettamente asciutti anche dopo diverse passate. Per prolungarne l’efficacia non è nemmeno necessario trattarli con grassi di origine naturale o con prodotti sintetici a base siliconica.

Fox Pillow Amo: # 10-12 Filo di montaggio: grigio Addome: pelo di volpe Ali: pelo di volpe Hackle: collo di gallo coachman brown
Fox Pillow Amo: # 10-12 Filo di montaggio: grigio Addome: pelo di volpe Ali: pelo di volpe Hackle: collo di gallo coachman brown

Quando la mosca inizia ad affondare, o s’imbeve di muco a seguito di una cattura, basta strizzarla in una pezzuola di amadou (o in un semplice fazzoletto di carta) per ripristinare all’istante le sue originarie proprietà di galleggiamento. Anche sotto il profilo imitativo, il pelo di volpe ha superato le più rosee aspettative. Persino i ciuffi più folti e voluminosi, come quelli impiegati per le ali delle sedge o delle mosche di maggio, visti in controluce acquisiscono un aspetto etereo ed evanescente. Per non parlare delle piccole spent ed emerger in pelo di volpe, che spesso si sono rivelate l’arma vincente per ingannare i pesci più selettivi e smaliziati del fiume.


Estratto dell'articolo pubblicato su S&M n. 75


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